I corridoi umanitari sono uno tra i vari modelli di accoglienza che gli Stati Europei hanno a disposizione per garantire un trasferimento legale, e soprattutto sicuro, per i migranti.
Si tratta di un programma sicuro di trasferimento e integrazione in Italia rivolto a migranti che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità: ad esempio donne sole con bambini, vittime di del traffico di essere umani e persone segnalate dalle organizzazioni umanitarie.
I corridoi umanitari vengono proposti dalle associazioni le quali inviano dei volontari e degli esperti sul posto che stilano una lista di beneficiari attraverso i contatti diretti che hanno con i Paesi interessati al progetto o tramite le segnalazioni provenienti dalle autorità locali, i volontari, le associazioni e le chiese.
Le segnalazioni ricevute vengono verificate dai responsabili delle associazioni proponenti e vengono poi inviate al Ministero dell’Interno Italiano per ulteriori controlli, al termine dei quali la lista con i beneficiari viene mandata alle autorità consolari italiane dei Paesi coinvolti le quali rilasciano dei visti umanitari con validità territoriale limitata ai sensi dell’art.25 del Regolamento della Comunità Europea n.810/2009 del 13 Luglio 2009.
Infine, una volta giunti in Italia, i profughi vengono accolti dai promotori del progetto, e vengono ospitati in diverse strutture sparse su tutto il territorio nazionale dove hanno la possibilità di integrarsi grazie ai programmi di apprendimento della lingua e cultura italiana.
Il progetto non pesa in alcun modo sullo Stato. I fondi per la sua realizzazione a partire dal sostegno economico per il trasferimento in Italia fino all’assistenza ai migranti una volta arrivati provengono interamente dalle associazioni promotrici, dall’otto per mille dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi e da altre raccolte e donazioni. Una delle campagne di raccolta fondi è stata lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio.
ENGLISH WHAT ARE HUMANITARIAN CORRIDORS
The humanitarian corridors are one of the various reception models that European states have at their disposal to guarantee a legal, and above all safe, transfer for migrants.
It is a safe transfer and integration program in Italy for migrants who are in particularly vulnerable conditions: for example, single women with children, victims of human trafficking and people reported by humanitarian organizations.
The humanitarian corridors are proposed by associations which send volunteers and experts who draw up a list of beneficiaries through direct contacts they have with the countries interested in the project or through reports from local authorities, volunteers, associations and churches.
The reports received are checked by the managers of the proposing associations and are then sent to the Italian Ministry of the Interior for further checks, at the end of which the list with the beneficiaries is sent to the Italian consular authorities of the countries involved, which issue valid humanitarian visas, pursuant to Article 25 of the European Community Regulation n.810 / 2009 of 13 July 2009.
Finally, once they arrive in Italy, the refugees are welcomed by the promoters of the project, and are hosted in various structures scattered throughout the country where they have the opportunity to integrate thanks to the learning programs of the Italian language and culture.
The project does not weigh on the state in any way:
the funds for its realization, starting from economic support for the transfer to Italy up to assistance to migrants once they arrive, come entirely from the promoting associations, from the eight per thousand of the Union of Methodist and Waldensian Churches and from other collections and donations , like those that arrived following a campaign launched by the Community of Sant’Egidio.
Adeshola Ayotade reporter 2G